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L’Università di Roma Tor Vergata è una delle principali istituzioni di ricerca con solida esperienza nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il Gruppo di ricerca dell’Università di Tor Vergata (UTV) è composto da:

  • Silvia Licoccia (responsabile del gruppo), Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche (DSTC)
  • Alessandra D’Epifanio e Elisabetta Di Bartolomeo, Ricercatori Confermati presso il DSTC
  • Cadia D’Ottavi, personale tecnico presso il DSTC
  • Barbara Mecheri, contratto di ricerca presso il DSTC
  • 3 assegnisti di ricerca e 11 dottorandi.

UTV è costituita da un gruppo molto qualificato e attivo nel campo dei materiali nanostrutturati per applicazioni energetiche, ambientali e biomediche. In particolare, l’attività di ricerca di UTV riguarda lo sviluppo di sistemi elettrochimici di accumulo e conversione di energia (celle a combustibile, elettrolizzatori, cellule fotovoltaiche), tecnologie innovative per la gestione e la valorizzazione dei rifiuti (biocatalisi, celle a combustibile microbiche e celle elettrolitiche microbiche), alimentatori per dispositivi medici impiantabili (celle a combustibile enzimatiche).

Considerato il carattere fortemente interdisciplinare dell’attività di ricerca di UTV, tutti i membri del gruppo sono stati selezionati in modo da integrare competenze complementari che spaziano dalla chimica alla fisica, dalla scienza e ingegneria dei materiali alla biotecnologia. 

Ruolo nel progetto

Gli obiettivi di UTV possono essere riassunti in due aspetti:

  • Progettazione e realizzazione di reattori MEC su scala di laboratorio per il trattamento sia di acque reflue che di scarti derivanti dalle industrie casearie con produzione contestuale di idrogeno
  • Caratterizzazione e ottimizzazione dei materiali elettrodici e dei consorzi batterici in funzione dei parametri operativi e della qualità  dei reflui trattati.

Per realizzare questi obiettivi, verranno selezionati appropriati consorzi microbici e inoculati nel reattore in modo da consentire un’ottimale colonizzazione del materiale anodico. Le varie colture batteriche saranno opportunamente analizzate con con tecniche microbiologiche.

I materiali di cui sarà costituito il dispositivo MEC saranno preventivamente testati in una cella operante in modalità MFC, in modo da sfruttare il primo step della trasformazione microbica di energia chimica in energia elettrica che è comune a entrambi i dispositivi e permettere una più immediata, riproducibile e accurata verifica della compatibilità tra materiali, condizioni operative e consorzio microbico. 

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